Massacro di Kam"janec'-Podil's'kyj
Massacro di Kam"janec'-Podil's'kyj massacro | |
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Tipo | strage |
Data inizio | 27 agosto 1941 |
Data fine | 28 agosto 1941 |
Luogo | Kam"janec'-Podil's'kyj |
Stato | Ucraina |
Coordinate | 48°41′N 26°35′E |
Conseguenze | |
Morti | 23 600 tra uomini, donne e bambini |
Il massacro di Kam"janec'-Podil's'kyj è il nome dato alla fucilazione di massa degli ebrei avvenuta durante la seconda guerra mondiale all'avvio dell'Operazione Barbarossa, per volere dei nazisti del Battaglione di Polizia 320 insieme alle Einsatzgruppen con a capo Friedrich Jeckeln,[1] dei soldati ungheresi e della polizia ausiliaria ucraina.
Gli omicidi furono condotti il 27 e il 28 agosto 1941, nella città sovietica di Kam"janec'-Podil's'kyj, oggi in Ucraina, occupata dalle truppe tedesche nel mese precedente l'11 luglio 1941.[2] Secondo i rapporti nazisti furono assassinati un totale di 23.600 ebrei, inclusi i 16.000 che erano stati precedentemente espulsi dall'Ungheria.[3]
Contesto storico
[modifica | modifica wikitesto]La città di Kam"janec'-Podil's'kyj, ora in Ucraina sud-occidentale, faceva parte della Repubblica Socialista Sovietica Ucraina invasa dalle forze tedesche il 22 giugno 1941 durante l'Operazione Barbarossa, operazione lanciata dalla Polonia occupata. Poco dopo che l'Ungheria, alleata della Germania, entrò in guerra contro l'Unione Sovietica, il 27 giugno 1941, i funzionari dell'agenzia responsabile per i cittadini stranieri che vivevano in Ungheria decisero la deportazione degli ebrei, per lo più di ebrei polacchi e russi, ma anche dei molti rifugiati dall'Europa occidentale: gli ebrei che non potevano facilmente ottenere la cittadinanza ungherese erano ugualmente esposti al rischio della deportazione. Di conseguenza, molti ebrei ungheresi, tra cui anche chi non poteva documentare la propria cittadinanza, vennero espulsi al punto che molte comunità ebraiche furono deportate nella loro interezza.
Gli ungheresi caricarono gli ebrei sui vagoni merci e li portarono a Kőrösmező (oggi Jasinja in Ucraina), vicino al confine ungherese-polacco precedente alla guerra, dove furono trasferiti attraverso l'ex confine sovietico e consegnati ai tedeschi. Entro il 10 agosto 1941, circa 14.000 ebrei erano stati deportati dall'Ungheria verso il territorio controllato dalla Germania. Una volta in mano tedesca, gli ebrei furono costretti a marciare da Kolomyja a Kam"janec'-Podil's'kyj.
Il 27 e 28 agosto, un distaccamento delle Einsatzgruppen, le truppe sotto il comando delle SS e del capo della polizia per la regione meridionale, il comandante delle SS Friedrich Jeckeln, hanno dato luogo all'omicidio di massa dell'intera comunità ebraica, sia dei deportati che dei locali. Secondo il rapporto dello stesso Jeckeln, in questa azione furono massacrati un totale di 23.600 ebrei: è stata una delle prime operazioni di omicidio di massa su larga scala della soluzione finale nel Reichskommissariat Ukraine.[4]
All'interno dell'Unione Sovietica, questa strage fu preceduta da una simile follia omicida iniziata il 9 luglio 1941 e continuata fino al 19 settembre, nella città di Žytomyr (divenuta Judenfrei) con tre operazioni di omicidio di massa condotte dalla polizia tedesca ed ucraina in cui morirono 10.000 ebrei. Seguì l'uccisione di 28.000 ebrei fucilati dalle SS e dai paramilitari ucraini a Vinnycja il 22 settembre 1941 e il massacro del 29 settembre di 33.771 ebrei a Babij Jar.[5][6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Timothy Snyder, Bloodlands: Europe Between Hitler and Stalin, Basic Books, 2010, pp. 200–204, ISBN 978-0465002399.
- ^ (EN) Martin Davis, Kamyanets-Podilskyy (PDF), pp. 11-14, 24. Also in: Martin Davis, The Nazi Invasion of Kamenets, su kehilalinks.jewishgen.org, JewishGen, 2010.
- ^ (EN) Randolph L. Braham, The Politics of Genocide, Wayne State University Press, 2000, p. 34, ISBN 0814326919.
- ^ (DE) Mallmann Klaus-Michael, Der qualitative Sprung im Vernichtungsprozeß: das Massaker von Kamenez-Podolsk Ende August 1941 (The jump in quality of the extermination process: the Kamianets-Podilskyi massacre, end of August 1941), in Jahrbuch für Antisemitismusforschung, vol. 10, 2001, pp. 239–264, ISBN 3-593-36722-X.
- ^ (EN) Yad Vashem, Goering orders Heydrich to prepare the plan for the Final Solution of the Jewish Problem, su yadvashem.org, The Holocaust Martyrs' and Heroes' Remembrance Authority, 2016. URL consultato il 24 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2018). Ospitato su The Holocaust Timeline 1940-1945.
- ^ (EN) Patrick Desbois, Places of Massacres by German Task Forces between 1941 - 1943 (PDF), su marchoflife.org, TOS Gemeinde Tübingen, 2009. URL consultato il 20 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2016).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Olocausto in Ucraina
- Massacro di Babij Jar
- Massacro di Gurka Połonka
- Pogrom di Leopoli
- Einsatzgruppen
- Friedrich Jeckeln
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Massacro di Kam"janec'-Podil's'kyj
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Kamenets-Podolsk, su ushmm.org. Ospitato su United States Holocaust Memorial Museum.
- Rabbi Baruch Jehoszua Rachmiel Rabinowicz, Kamenets Podolskiy mass grave, photos from Hungarian officers who took them - Item ID: 26094, su collections1.yadvashem.org. Ospitato su Yad Vashem Digital Collections.
Controllo di autorità | GND (DE) 4665630-3 |
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